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Francia arriva il Whatsapp nazionale

La Francia pensa ad una nuova app di messaggistica tutta nazionale. Certo, perché all’indomani del caso Cambridge Analytica e il Russiagate, all’Eliseo si medita per creare una chat Francesca (esclusivamente francese) criptata che possa fare da sostituta alle gran app come WhatsApp e Telegram. Stando alle motizie emerse un giorno fa sul sito TechCrunch, il governo sta prendendo seriamente in considerazione l’idea di avere un’applicazione da lanciare già l’ estate che sta per entrare e che sarà interamente edicata, in una fase iniziale, solo ai funzionari governativi.

Francia: tramonto di whatsapp e telegram?

Le autorità francesi hanno già affidato il lavoro per la creazione di un servizio di messaggistica che sia altamente sicuro e alternativo alle più importanti piattaforme commerciali. Alla base non c’è il drastico sciovinismo dei soliti francesi, ma preoccupazioni davvero molto più serie in materia di sicurezza nazionale.

Il presidente Macron, da buon quasi-millennial, è sempre stato, sin da subito, fan di Telegram, ma non ha problemi nella comunicazione anche tramite WhatsApp. Entrambi i servizi sono del tutti sicuri e si basano sulla criptazione end-to-end di tutte le comunicazioni. Una rassicurazione che ai servizi segreti francesi ora non appare più soddisfacente.

Il motivo è semplice: sia i server di Telegram sia quelli di WhatsApp non hanno sede nel paese e sono dunque estranei ad ogni controllo messo in atto dalle autorità di Parigi.

Un portavoce del Governo ha detto alla Reuters “Dobbiamo trovare un modo per avere un servizio di messaggistica che non sia criptato dalla Russia o dagli Stati Uniti. Si comincia a parlare di potenziali brecce che possono accadere, come abbiamo visto con Facebook; è il caso di prendere il comando della situazione”.

La Francia dice addio a Whatsapp, ma quale sarà la reazione degli utenti?

Nata nel 2009 da due sviluppatori indipendenti, WhatsApp nel 2014 è stata rilevata da Facebook . Telegram è nata invece dall’ingegno dei fratelli Durov, programmatori russi ora esuli a Dubai. I due non sono stati mai guardati di buon grado in patria e da poco le autorità di Mosca hanno stabilito il blocco completo del servizio in tutta la Russia .

Dell’app di messaggistica tutta alla francese non si conoscono i dettagli e non si sa nemmeno che nome potrebbe portare. Si sa solamente che è stata sviluppata sulla base di codice open-source. Tuttavia almeno in venti, tra esponenti del Governo Macron e alti vertici dello stato, la stanno testando sui propri smartphone. Se tutto andrà come si spera l’utilizzo della chat sarà imposto a tutti i membri del governo e ai loro collaboratori entro l’estate. Da Parigi hanno detto infine che in futuro il servizio potrebbe essere allargato a tutti i cittadini francesi. E a proposito di cittadini francesi, come reagiranno?

Sui Social network pare che la notizia sia stata già commentata da numerosi utenti e tra questi ce ne sono alcuni interdetti perché, come dichiarano, si sentono come ‘spiati e come se ogni loro dato potesse essere intercettato da chiunque nel mondo, persino da lontani paesi stranieri’. Altri utenti invece si dicono particolarmente incuriositi a quest’idea francese e dichiarano che non sarebbe male avere uno strumento simile anche in Italia. Insomma, la Francia è andata nel segno attraverso la realizzazione di quest’app e si deve però attendere per capire se può essere usata tranquillamente da ogni vertice del Governo.

Una cosa è certa, sarà un’applicazione in grado di girare su ogni device possibile. Articolo scritto in collaborazione con Psbprivacyesicurezza.it